Umore triste, stanchezza e apatia non sono sempre causati dalla depressione, come erroneamente si ritiene ignorando che possono essere condizioni che non hanno a che vedere con la psiche, ma con un malfunzionamento della tiroide.
Questa importante ghiandola, sita nel collo di fronte all’esofago (il cosiddetto “pomo d’Adamo”), secerne sostanze necessarie al nostro benessere, ma a volte può lavorare male producendo ormoni in quantità inferiore (ipotiroidismo) o superiore (ipertiroidismo) ai livelli ottimali, generando conseguenze sul piano psicofisico.
L’ipotiroidismo in particolare può essere scambiato per depressione, perché provoca sintomi analoghi a questa malattia, e non sempre il medico di famiglia, nel raccogliere il racconto dei pazienti, prende in considerazione questa possibilità.
Come arrivare alla diagnosi corretta?
Per determinare se vi sia un malfunzionamento della tiroide è sufficiente sottoporsi ad analisi del sangue e, con un semplice prelievo, scoprire se il malumore e gli altri sintomi sono segno di depressione o di un ipotiroidismo da curare con una terapia ormonale per bocca.
Le analisi necessarie per il dosaggio degli ormoni tiroidei sono:
– fT3 (triiodotironina libera)
– fT4 (tetraiodotironina libera)
–TSH (ormone tireostimolante, prodotto dall’adenoipofisi).
E’ importante che le persone che presentano una sintomatologia simil-depressiva vi si sottopongano per evitare di rivolgersi allo psicologo o allo psichiatra supponendo di soffrire di un disturbo psicologico, mentre il problema è di natura endocrinologica.
Se pensate di essere depressi chiedete al vostro medico di indagare sullo stato di funzionamento della vostra tiroide: vi toglierete ogni dubbio sulla natura del vostro malessere.
Fonte: Fondazione IBSA “La tiroide lavora poco? Ecco stanchezza cronica e depressione”
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