Il bullismo modifica il DNA

L’ambiente e le esperienze del soggetto modificano l’espressione dei geni appartenenti al suo DNA, determinandone l’accensione o lo spegnimento.
Uno studio canadese condotto su 28 coppie di gemelli omozigoti (dall’identico patrimonio genetico) nelle quali un bambino era stata vittima di bullismo e l’altro no, ha permesso di identificare una mutazione nel DNA del gemello vittimizzato che lo rende più vulnerabile allo sviluppo di disturbi mentali nel corso della crescita.
In particolare è stata riscontrata la metilazione cioè una modificazione biochimica che provoca il “silenziamento” di un’area del gene SERT, coinvolto nella sintesi della serotonina e quindi nella regolazione del tono dell’umore.
In precedenza era già stata rilevata la diminuita secrezione di cortisolo nei bambini maltrattati in famiglia, misurata all’età di 19 mesi in gemelli che vivono in un ambiente familiare sfavorevole.

Questa successiva ricerca, pubblicata su Psychological Medicine, ha consentito di chiarire come l’ambiente sociale eserciti un’influenza sul DNA quando il soggetto è vittima di bullismo a scuola, determinandone la minore resistenza allo stress.
L’autrice principale dello studio afferma:
“Molte persone pensano che i nostri geni siano immutabili, ma il presente studio dimostra che l’ambiente, perfino l’ambiente sociale, può influenzare il loro funzionamento. Questo avviene in particolare nei casi di vittimizzazione subita nell’infanzia che modificano non solo la nostra risposta allo stress, ma anche il funzionamento dei geni coinvolti nella regolazione del tono dell’umore”.


La modificazione del gene SERT precederebbe di circa 2 anni la diminuzione della produzione di cortisolo, l’”ormone dello stress”, che i bambini vittime di maltrattamenti e bullismo non secernono quanto gli altri; questo li rende meno capaci di rispondere alle situazioni stressanti e li porta di conseguenza a subirle maggiormente, con il risultato di renderli più a rischio di sviluppare depressione.

Questo meccanismo di azione dell’ambiente sul DNA è presente in diverse situazioni ed entra in gioco anche nei trattamenti psicologici: proprio come le esperienze avverse modificano l’espressione di singoli geni del DNA anche la psicoterapia agisce direttamente, senza la mediazione di sostanze come i farmaci, sul DNA del paziente che vi si sottopone.
Per questo motivo la psicoterapia può consentire di guarire disturbi psichiatrici senza impiegare farmaci, poichè l’esperienza vissuta nel setting psicoterapeutico incide direttamente sul DNA.

Fonti:

Increased serotonin transporter gene (SERT) DNA methylation is associated with bullying victimization and blunted cortisol response to stress in childhood: a longitudinal study of discordant monozygotic twins

Bullying by childhood peers leaves a trace that can change the expression of a gene linked to mood

Variations in heritability of cortisol reactivity to stress as a function of early familial adversity among 19-month-old twins

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1 commento

  1. Articolo davvero interessante, grazie per lo spunto!

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